Truffe legate all’emergenza Covid-19: l’allarme della Polizia Postale

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Nelle ultime settimane si è registrato un incremento di reati collegati all’emergenza Coronavirus, soprattutto quelli informatici, via email, sms e sui social. L’obiettivo dei malfattori è sempre lo stesso: invitare a cliccare su un link o un allegato che attiva un virus digitale, in grado di accedere a informazioni personali e dati sensibili all’utente. Come possiamo proteggerci da tutto questo?

La Polizia postale, che si occupa di questo fenomeno, ha ricevuto parecchie segnalazioni da parte di cittadini, nonché richieste di aiuto e di accertamenti. In un mondo iperconnesso, siamo tutti maggiormente esposti ai rischi di una criminalità informatica versatile, che approfitta dello stato di ansia sia della volontà di aiutare, per esempio chiedendo di fare versamenti su falsi Iban di strutture sanitarie che però esistono veramente.

E-mail Ingannevoli

Molte e-mail truffaldine utilizzano un linguaggio tecnico e sembrano provenire da veri medici o professionisti. Questi messaggi invitano ad aprire un allegato che promette di contenere importanti informazioni sulla malattia, sulla prevenzione o sulla cura. In realtà tali allegati nascondono virus informatici, in grado di raccogliere informazioni personali, dai dati anagrafici alle carte di pagamento. Per esempio, poco tempo fa circolava un’e-mail ben fatta con allegata la mappa del contagio di Covid-19 nel mondo, assai simile a quella ufficiale: nascondeva un malware capace di infettare il pc, rubando dati e password del malcapitato utente. Altri sistemi consentono all’hacker di assumere da remoto il controllo del dispositivo dell’utente.

Dubbia beneficenza

In questo particolare momento di emergenza sanitaria, sono particolarmente odiose le false campagne di raccolta fondi, che invitano a donare per aiutare gli ospedali. La Polizia Postale invita tutti i cittadini a tenere gli occhi ben aperti consigliando, prima di effettuare versamenti in denaro, di accertarsi della veridicità delle richieste di donazione, consultando i siti ufficiali delle strutture ospedaliere interessate.

Non comunicare i dati personali!

Continua a circolare anche in questo periodo un sms o una e-mail proveniente da un finto “servizio clienti” della propria banca, che invita a cambiare le credenziali di accesso collegandosi ad un sito. Questo è un tentativo di cyber criminali di accedere al conto corrente o alla carta di credito del destinatario. La Polizia postale raccomanda quindi di non collegarsi al sito che viene indicato, non fornire credenziali o dati personali, non scaricare alcun allegato. Inoltre non devono mai essere inoltrate nemmeno copie di documenti di identità o altri documenti personali, che potrebbero essere utilizzati al fine di commettere vari reati.

C’è anche il “porta a porta”

I crimini legati all’emergenza Covid-19 non sono solo sul web. Ci sono altri pretesti utilizzati dai truffatori per entrare negli appartamenti, soprattutto delle persone più anziane e indifese. Sulle facciate e negli androni di molti palazzi sono spuntati volantini con intestazione del Ministero dell’Interno che annunciano controlli delle autorità e denunce in caso di assenze ingiustificate. Si tratta di comunicati falsi, diffusi allo scopo di raccogliere informazioni per ripulire le abitazioni, per questo vanno segnalati alle Forze dell’ordine.

Molti hanno ricevuto una telefonata con la richiesta di un contributo di 50 euro per ricevere il vaccino per il Covid-19 direttamente a casa. Le Asl si sono subito attivate per smentire questa iniziativa. Non esiste ancora un vaccino. E comunque, in futuro, non sarà certo diffuso telefonando a casa delle singole persone.

Mascherati da finti operatori della Croce Rossa, alcuni malviventi si sono presentati alla porta di casa affermando di essere stati mandati dalla Asl territoriale per effettuare tamponi a domicilio. Tutto falso anche questo. Una volta entrati negli appartamenti, mentre un finto operatore distrae i malcapitati, i complici fanno razzia di soldi e beni.

 

Mi chiamo Cristiana Lenoci, sono laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La mia grande passione è la scrittura, ho maturato una discreta esperienza sul web e collaboro per diversi siti. Ho anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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